Prendiamo spunto da un recente articolo pubblicato sul sito IPASVI per parlare di assertività, elemento importante che deve essere ben consolidato nella vita professionale di tutti i case manager.
L’assertività è una caratteristica del comportamento dell’uomo che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni, senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore.
Secondo Libet e Lewinsohn (1973), l’assertività è la capacità della persona di usare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell’ambiente e annullino o riducano la possibilità di reazioni negative.
È caratterizzata da un atteggiamento positivo e di sicurezza verso se stessi e verso gli altri che mira a sviluppare il positivo attraverso un comportamento partecipe e responsabile, attivo e non “reattivo”, caratterizzato da piena fiducia in sé e negli altri, funzionale all’affermazione dei propri diritti, senza stereotipi e pregiudizi comunicando le proprie idee in maniera chiara e diretta ma non in modo minaccioso o aggressivo.
Quando una comunicazione assertiva si svolge all’interno di un gruppo o di un’organizzazione, le persone dovrebbero fare i loro interventi senza fermarsi inizialmente a giudicare, ma proponendo tutte le soluzioni possibili che riescono ad individuare e poi, solo successivamente, analizzare, nei suggerimenti emersi, vantaggi e svantaggi di ciascuna proposta, cercando di individuare una soluzione soddisfacente, se non ottimale, che gratifichi e rispetti tutte le soggettività.
L’aggressività è un fenomeno molto diffuso nei contesti clinici: un comportamento assertivo nella pratica quotidiana potrebbe concorrere a ridurre gli eventi aggressivi, lo stress lavorativo e conseguentemente migliorare il livello di soddisfazione degli operatori.
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