i libri costano meno delle bombe, e l’istruzione può offrire un vantaggio strategico di lungo periodo, per dare vita a società stabili, meno vulnerabili nei confronti della manipolazione estremista. (Nicholas Kristof)
L’OCSE (dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dice che l’istruzione non solo aiuta gli individui ad avere migliori prestazioni nel mercato del lavoro, ma migliora anche la salute complessiva, promuove la cittadinanza attiva e contiene la violenza.
L’istruzione allunga la vita in modo significativo. In media, in quindici paesi OCSE, un uomo istruito che lavora nel terziario ha un’aspettativa di vita di otto anni superiore a quella di un uomo che non ha completato l’educazione secondaria.
E essere istruiti migliora anche la soddisfazione per la propria vita. In media, la differenza di soddisfazione per la propria vita tra persone molto e poco istruite consiste in 18 punti percentuali. Nei paesi del Nord Europa il divario è minore, mentre in quelli dell’Europa centrale è massimo. Questo dato può anche derivare dal fatto che la politiche sociali del Nord Europa compensano meglio la minore ricchezza individuale che è molto spesso connessa con la scarsa istruzione.
In sostanza, oltre a garantire redditi mediamente più alti, l’istruzione migliora le capacità cognitive, sociali, relazionali, emozionali: per questo le persone più istruite risultano più soddisfatte anche a prescindere dalla loro condizione economica.
OCSE non riporta dati riguardanti la situazione italiana.
Di Annamaria TESTA, pubblicitaria, Istruzione: ecco perché allunga la vita. E la migliora, ‘nuovo e utile’, 1 dicembre 2015
Per approfondimento: Istruzione: ecco perché allunga la vita e la migliora
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