RiskER: Lo strumento proattivo per calcolare il rischio di ospedalizzazione nelle persone over 65 e con fragilità e multimorbidità

Affrontare la fragilità dell’anziano con strumenti innovativi è tra gli obiettivi dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale che vede oggi riconosciuti i propri sforzi anche sul piano internazionale. La Commissione europea ha infatti invitato la Regione Emilia-Romagna a presentare le buone pratiche e i primi risultati di Sunfrail, un progetto europeo dedicato alla fragilità degli anziani di cui la Regione è capofila.

Pre-modello su cui si è lavorato

A partire da qui la Regione Emilia-Romagna ha sviluppato un percorso di presa in carico delle persone più a rischio, che si sta svolgendo in 25 Case della salute – Castelfranco e Bomporto quelle selezionate in provincia di Modena – con il coinvolgimento di quasi 16.000 cittadini (15.583) e 221 medici di famiglia. Ma l’obiettivo è di diffonderlo in tutte le 87 Case della salute della regione.
L’algoritmo si chiama “RiskER” e permette di calcolare il livello di fragilità nella salute di una persona, incrociando variabili demografiche (età, sesso, residenza per zona altimetrica), morbilità (ad esempio, presenza di una o più patologie croniche, altre condizioni cliniche), gravità delle condizioni cliniche, consumo di farmaci e appropriatezza nella terapia.

il tool definitivo

RiskER consente di stratificare una determinata popolazione adulta (ad esempio, residenti in regione, residenti nel territorio di riferimento della Casa della salute, numero di pazienti assistiti dai vari medici di famiglia) secondo quattro livelli di rischio. Nel 2015, dei 3.864.586 abitanti dai 14 anni in su residenti in Emilia-Romagna, l’83% presentava un rischio di ospedalizzazione per il 2016 basso, il 10% moderato, il 3,6% alto e il 3,3% molto alto.

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    By: Emanuele

    Sono autore e direttore scientifico di numerose riviste, fondatore del GINP (Gruppo Infermieri Neurologia Pediatrica) ed editor in chief di Academy Case Management Italia. Mi Impegno da tempo per il riconoscimento dell’infermiere specialista dell’epilessia (ESN) e collaboro con alcuni centri internazionali di Case Management anche per la diffusione di modelli assistenziali innovativi orientati alla persona. Sono infermiere di area pediatrica, study coordinator certificate GCP e, nel corso degli anni, ho implementato il pensiero organizzativo Lean Thinking in alcuni setting infermieristici. Uno dei miei interessi è il benessere organizzativo e il bene comune, nonché la diffusione scientifica purché rigorosa di una metodologia EBP, in un’ottica open access. Dopo numerosi incarichi istituzionali e di docenza, attualmente, sono coordinatore infermieristico presso il Policlinico Universitario S.Orsola-Malpighi di Bologna.

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