EBP, DI COSA PARLIAMO?
La pratica basata sulle evidenze o prove d’efficacia (in inglese Evidence–based practice o EBP) è un approccio interdisciplinare alla pratica clinica che si è diffuso dopo un’introduzione formale nel 1992. Si diffuse inizialmente in ambito clinico come medicina basata sulle evidenze (Evidence-based medicine o EBM) ma successivamente si diffuse anche in altri campi, come l’infermieristica (Evidence-Based Nursing), la psicologia, l’odontoiatria, la fisioterapia e l’educazione. Più recentemente nella radiologia, nelle scienze tecnico-radiologiche ed in altri campi.
I suoi principi fondamentali sono che tutte le decisioni che riguardano la pratica professionale dovrebbero essere prese:
- sulla base di studi di ricerca
- selezionati e interpretati secondo gli specifici criteri del EBP. Tali criteri escludono la considerazione di studi teorici e di studi qualitativi considerando invece gli studi quantitativi selezionati in base all’efficacia della prova. Da un punto di vista formale, se non vengono applicati precisi criteri metodologici di inclusione ed esclusione, è più opportuno parlare di pratica basata sulla ricerca.
La pratica basata sulle evidenze (EBP) “implica prendere decisioni per la promozione della salute o sulla cura integrando le migliori evidenze disponibili con l’esperienza professionale, le caratteristiche, lo stato, i bisogni, i valori e le preferenze dei pazienti che siano compatibili con il contesto ambientale e organizzativo. Le evidenze (o prove d’efficacia) sono costituite dai risultati della ricerca che derivano dalla raccolta sistematica di dati attraverso l’osservazione e la sperimentazione, sulla formulazione di quesiti e sulla convalida delle ipotesi”.
I trattamenti empirici sono definiti invece come “trattamenti specifici che si sono dimostrati efficaci in una ricerca controllata in una ben specifica popolazione di riferimento”.
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