Sensemaking e enactment nella teoria di Weick
Sinossi a cura di Bascelli Emanuele
Karl E. Weick è uno dei più importanti studiosi contemporanei delle organizzazioni. Nel 1976 sostenne che la realtà è priva di senso se la consideriamo a prescindere dal significato che gli individui le attribuiscono.
Discusse la sua teoria spesso anche in maniera provocatoria e ponendo la sua visione con acceso dibattito durante le dissertazioni fenomeno-logico e quello cognitivista. Weick pose il suo principale interesse nell’organizing.
Con questo termine (organizing) si intende il processo dell’organizzare, e non tanto l’organizzazione vista staticamente come struttura. I processi cognitivi sono quei processi, messi in atto da un soggetto (sia esso un individuo o una organizzazione), che gli consentono di conferire senso ai propri flussi di esperienza e sono detti anche processi di sensemaking. Secondo Weick, i processi di creazione di senso (sensemaking) coincidono esattamente con i processi di organizzazione (organizing). In altre parole, organizzare corrisponde a dare senso ai flussi di esperienza.
Con le nozioni di enactment (attivazione) e di sensemaking (creazione di senso) Weick abbandona una visione delle organizzazioni come entità statiche caratterizzate da proprietà “oggettive” per abbracciare una visione delle organizzazioni come entità continuamente costruite e ricostruire dagli attori organizzativi, i quali agiscono sul proprio ambiente (enactment) guidati da mappe cognitive (processi cognitivi di creazione di senso) che vengono incessantemente modificate dai risulti dell’azione.
Secondo Weick, quindi, è possibile affermare che le organizzazioni esistono essenzialmente nella mente dei loro membri, che facendo ordine nel flusso caotico di informazioni ed esperienze che provengono dall’ambiente, creano delle mappe cognitive e producono senso, reificando (oggettivando) le organizzazioni. (Sensemaking).
Invece Enactment è il processo di attivazione (costruzione) della realtà organizzativa che da senso sia alle esperienze passate che a quelle presenti e che permette di agire sulla base dell’attribuzione di senso. In questo processo, l’ambiente di una organizzazione non esiste indipendentemente dall’organizzazione ed è continuamente costruito e ricostruito da chi raccoglie informazioni, prende decisioni, agisce.
Bibliografia essenziale
- K. Weick, Organizzare. La psicologia sociale dei processi organizzativi, Isedi, Milano, 1993. Edizione originale: The social psychology of organinizing.
- K. Weick, Senso e significato nell’organizzazione, Raffaello Cortina Editore, Malanno, 1997. L’edizione originale è del 1995 con il titolo Sensemaking in organizations.
- R. Daft, K. Weick, Toward a model of organizations as interpretation systems, Academy of Management Review, 1984.
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